La violenta bomba d’acqua che ha colpito il paese di Cavarzere ieri pomeriggio, ha causato gravi danni all'agricoltura locale. In poco più di mezz'ora, sono caduti 93 millimetri di pioggia, allagando e compromettendo oltre 1000 ettari di terreni coltivati a seminativi, in particolare quelli dedicati al mais, che era stato recentemente seminato.
Marco Liviero, presidente di Coldiretti Cavarzere, ha commentato: "È stata una vera e propria bomba d'acqua che ha dilavato i terreni appena seminati a mais. Le semine, già effettuate in ritardo a causa delle avverse condizioni meteo, ora ci riportano al punto di partenza. Questo è un colpo durissimo per gli agricoltori in una zona fortemente vocata per la coltivazione di cereali, che si trovano a dover affrontare l’ennesima difficoltà"
L'episodio di ieri pomeriggio evidenzia non solo la fragilità del territorio, ma anche l'urgenza di adattarsi a un clima in continuo cambiamento. Le condizioni meteorologiche estreme stanno diventando sempre più frequenti, un chiaro segnale della necessità di interventi strutturali per tutelare l'agricoltura e l'economia.
“Gli agricoltori sono continuamente messi a dura prova,” continua Liviero. “Le nostre aziende sono sempre più vulnerabili non solo a causa delle avversità atmosferiche, ma anche per l'aumento dei costi di produzione, che è ormai diventato strutturale. In molti casi, ciò ha azzerato i margini di reddito, rendendo insostenibile la nostra attività.”
Coldiretti sta monitorando la situazione e sta verificando se vi sono le condizioni per attivare l’assicurazione per danni catastrofali. È fondamentale che le istituzioni prendano coscienza della gravità della situazione e attuino politiche efficaci per la gestione del rischio climatico, tra cui investimenti in infrastrutture idrauliche e strategie di adattamento per il settore agricolo.
