Venezia 5 Agosto 2025 – Lo diciamo un po’ a denti stretti, per scaramanzia, ma la vendemmia 2025 si prospetta come una delle migliori dell’ultimo decennio. Nella fase di germogliamento e di sviluppo della vite, le piogge non sono mancate e questo ha favorito un rigoglioso sviluppo vegetativo. Le precipitazioni si sono intervallate a lunghi periodi di bel tempo, ed in particolare le elevate temperature del mese di giugno hanno consentito un’accelerazione della maturazione che attualmente si è rallentata a causa del ridimensionamento del valori termici degli ultimi giorni.
Si prevede, tuttavia, una vendemmia piuttosto precoce, presumibilmente tra il 20 e il 25 di agosto.
“La quantità di uva è decisamente equilibrata senza eccessi o carenza di prodotto - afferma Orazio Franchi esperto enologo di Coldiretti Venezia – dal punto di vista fitopatologico quest’anno siamo più tranquilli, riscontriamo generalmente una minore virulenza della Flavescenza Dorata. Questo, grazie ai radicali interventi di eliminazione delle piante infette nelle scorse campagne ed anche in quella corrente. Il clima soleggiato di giugno ha consentito una migliore difesa dai parassiti fungini della vite, ed ha permesso anche di allungare, quindi di ridurre, i trattamenti contro la Peronospora e l’oidio che, nel veneziano, rimangono le più importanti malattie da combattere. Ad oggi, fortunatamente, ad eccezione della Riviera del Brenta dove l’area colpita è circoscritta, non si sono verificate grandinate, fenomeno che negli anni scorsi aveva colpito significativamente il nostro territorio.”
Una stima sull’andamento dei prezzi delle uve è ancora prematura, sicuramente gli operatori del settore vitivinicolo si dovranno confrontare anche con l’applicazione dei dazi da parte degli Stati Uniti d’America, dazi dei quali è ancora difficile valutare l’impatto sulle esportazioni.
