Venezia 26 Settembre 2022, Il tema in questione riguarda le chiaviche ovvero quei manufatti lignei che vengono normalmente impiegate per aprire, regolare e chiudere velocemente il deflusso e la raccolta delle acque nei canali all’interno della laguna. Uno strumento indispensabile e troppo importante per permettersi di lasciarlo marcire senza alcuna manutenzione. Questo accade a Cavallino Treporti, problema di cui si discute animatamente da una decina d’anni senza soluzione di sorta. Le chiaviche appartengono al Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche per il Veneto, e da quando il territorio di Cavallino Treporti è passato sotto alla gestione del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale molti sono stati i tentativi sollecitati in particolare da Coldiretti affinchè la gestione dei manufatti passasse al Consorzio di Bonifica. Numerosi gli incontri fatti in presenza del Provveditorato, del Consorzio dell’Amministrazione Comunale nonchè delle associazioni di categoria agricole visto che la mala gestione ha dei risvolti pesanti per l’attività agricola oltre che per tutto il territorio. Lì per lì (l’ultimo incontro risale ad aprile u.s.) sembra che l’accordo sia siglato e il passaggio approvato, ma solo a parole perché nella carta e nei fatti questo non avviene. “ Siamo stanchi di essere presi in giro- afferma Michele Borgo presidente di Coldiretti Cavallino Treporti- Lo stato di degrado in cui versano i manufatti lignei oltre alle strutture di cemento che le accolgono, fa tremare i polsi in vista del periodo autunnale. Con l’arrivo delle piogge il rischio di crolli d’argine e di inondazioni si fa concreto, non è possibile rimanere inermi di fronte a questa incuria.”
Questa mattina Coldiretti ha inviato una comunicazione via pec al Comune di Cavallino Treporti e per conoscenza alla Protezione Civile e Civici Pompieri, affinchè venga prestata massima attenzione in particolare nella zona del Pordelio in vista dell’acqua alta prevista per i prossimi giorni: la preoccupazione degli agricoltori è molto alta.
“La difesa del suolo, lo sfalcio dei canali, la manutenzione e la regolazione delle acque con l’esercizio di impianti idrovori o più semplicemente come in questo caso da chiaviche, fanno parte di un presidio ordinario necessario e imprescindibile per la salvaguardia del territorio, al fine di prevenire situazioni catastrofiche.” conclude Giovanni Pasquali direttore di Coldiretti Venezia