25 Luglio 2025 – Gli agricoltori del veneziano in questi giorni stanno vivendo un altro momento di grande preoccupazione per il raccolto di barbabietole da zucchero, a causa della minaccia rappresentata dal bruco Spodoptera Exigua. Questo lepidottero, noto per la sua voracità, nel giro di poco tempo, specie con il caldo tropicale dei giorni scorsi ha già causato gravi danni defogliando interi campi. “ Siamo molto preoccupati per il diffondersi di questo bruco- spiega Andrea Pegoraro vicepresidente di Coldiretti Venezia e membro del Cda di Coprob l’unica cooperativa italiana di produttori bieticoli, nel veneziano ha già colpito centinaia di ettari a macchia di leopardo in particolare a nord della provincia e nell’area del litorale. Coldiretti infatti si è subito mobilitata chiedendo alla Regione l'urgenza di trovare soluzioni efficaci, sottolineando l'insufficienza degli attuali trattamenti fitosanitari e con la minaccia che il bruco possa colpire anche altre colture come la soia.”
Proprio oggi la Regione Veneto ha dato il consenso ad intervenire con un trattamento aggiuntivo rispetto a quelli autorizzati ma gli agricoltori rimangono molto scettici sull’efficacia di un solo trattamento in più. “ Combattiamo ad armi impari rispetto ad altri Stati- evidenzia Pegoraro- negli ultimi anni sono stati vietati 53 principi attivi per la protezione delle bietole quindi ci troviamo in difficoltà ad arginare gli attacchi di insetti, ma ancor più a fronteggiare la concorrenza sleale di zuccheri importati da paesi che non rispettano gli standard di sicurezza. Questo sta mettendo a rischio la sostenibilità della produzione locale e italiana di zucchero. Ricordiamo che il veneziano, in particolare il Veneto Orientale, risulta un territorio particolarmente vocato per questa coltura- conclude Andrea Pegoraro - il mix tra terreno e clima sono favorevoli incidendo positivamente sulla crescita della barbabietola, tanto che Venezia è la seconda provincia del Veneto con 2833 ettari dedicati nel 2024 con un incremento del 25% rispetto l’anno precedente, è per questo motivo che invitiamo le istituzioni e le aziende per trovare delle soluzioni alternative ed efficaci, mentre si prosegue con gli sforzi per gestire le emergenze attuali “.
