Il gruppo di imprenditrici agricole Veneziane a Londra
18 Novembre 2021- E’ ormai tutto pronto per il gruppo di Donne Impresa Venezia che lunedì 22 Novembre spiccherà il volo verso Londra. Preparativi e organizzazione complessa che tiene conto della difficile circostanza che tutti stiamo vivendo, con norme anticovid da rispettare rigidissime. “Sarebbe stato un vero peccato non ultimare il corso di formazione che ci ha occupate per mesi con la lingua inglese, prima con lezioni frontali e in seconda battuta “one to one”, esperienza che ha reso più incisivo l’apprendimento- afferma Raffaella Veronese responsabile di Donne Impresa Venezia- ma ora ci attende la terza parte del corso “women and export” il viaggio studio che ci consentirà di incontrare imprenditrici, realtà italiane insediate a Londra con cui avremo il piacere di confrontarci”.
Durante il soggiorno a Londra infatti le imprenditrici, titolari o coadiuvanti di aziende agricole e agrituristiche, avranno modo di visitare da vicino uno dei mercati di quartiere più famosi quale il Borough market, ma anche di ascoltare da vicino la storia di ristoratori italiani che hanno messo le radici nella capitale del Regno Unito, uno in particolare che avranno l’onore di incontrare, il nostro veneziano Arrigo Cipriani. Sarà molto interessante ascoltare l’esperienza di Selena Pellegrini autrice del libro “il marketing del made in Italy”, imprenditrice e divulgatrice dei valori del made in Italy, consulente all’internazionalizzazione e innovazione d’impresa che le imprenditrici veneziane incontreranno presso il suo “Egro’ The Experiential Grocery”, il primo food shop interattivo dove il prodotto viene narrato in un viaggio tracciato attraverso l’intera catena di produzione e distribuzione. “Questa opportunità di formazione è davvero un’occasione unica – afferma Tiziana Favaretto presidente di Terranostra che sarà tra le imprenditrici in viaggio- ci siamo impegnate a lasciare qualche giorno le nostre aziende, cosa mai semplice a livello organizzativo specie quando si parla di aziende a conduzione famigliare, con la consapevolezza però che sarà un’esperienza che accrescerà il nostro bagaglio culturale”.
Ci sarà occasione per parlare con esperti del settore di Brexit, e gli effetti del Covid in una città come Londra che vive e conta su una manodopera specializzata italiana in particolare nel settore agroalimentare.
La Gran Bretagna oltretutto si classifica al quarto posto tra i partner commerciali del Belpaese per cibo e bevande dopo Germania, Francia e Stati Uniti. Dopo il vino, con il prosecco in testa, al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti in Gran Bretagna ci sono i derivati del pomodoro, ma rilevante è anche il ruolo della pasta, dei formaggi, salumi e dell’olio d’oliva.