2 Settembre 2024. Non è così facile sentire la voce entusiasta di un agricoltore per l’andamento della campagna in corso. Sono troppe le varianti che incidono sul risultato e come sappiamo il clima condiziona in modo determinante e non sempre prevedibile. Capita invece, in questi giorni di sentire viticoltori molto soddisfatti per come sta procedendo la vendemmia. “L’uva è molto bella, era da tempo che non si vedevano grappoli così lussureggianti- afferma Orazio Franchi esperto enologo di Coldiretti Venezia” - La quantità di uva rientra nella media del quinquennio, quindi un raccolto non abbondantissimo ma di eccellente qualità. Naturalmente questa è una stima perché abbiamo ancora un mese di vendemmia davanti, possiamo tuttavia affermare che le prospettive appaiono buone.”
L’inizio della stagione non è stato dei migliori, infatti, le precipitazioni primaverili sono state abbondantissime, addirittura la quantità di pioggia è stata superiore a quella del 2023 che è stato veramente un anno da dimenticare. Tuttavia, le finestre di sereno hanno però consentito agli agricoltori di entrare con i mezzi di difesa e quindi, in linea generale, si sono potuti evitare i forti attacchi di peronospora riscontrati nell’annata scorsa. Da metà giugno la pioggia non si è più fatta vedere, almeno in misura significativa, quindi a fine luglio, inizio agosto si è dovuti ricorrere all’irrigazione di soccorso.
“Ogni anno ci troviamo di fronte a scenari diversi- mai prima d’ora era capitato di vedere a fine agosto, il termometro segnare temperature tanto alte, a Loncon di Annone Veneto, Sabato scorso la colonnina segnava 39,6 gradi, temperature che costringono gli agricoltori scendere in campagna alle 4 di mattina e sospendere il lavoro a mezzogiorno.” spiega Orazio Franchi.
In campagna si sta terminando di vendemmiare le uve di Pinot nero, grigio e bianco per procedere successivamente con lo Chardonnay, poi il Tocai, il Glera, chiudendo presumibilmente a fine settembre, primi di ottobre, con la vendemmia delle uve rosse.
Gran parte degli ettari a vigneto vengono vendemmiati con le macchine, ma esistono ancora poche realtà di aziende agricole nel veneziano che vendemmiano a mano, con andamenti ovviamente più lenti. “Con l’utilizzo della macchina si vendemmiano 5 ettari di vigneto con la presenza di due operatori, diversamente accade con la vendemmia a mano in cui a parità di ettari servono circa venti persone esperte per portare a termine la vendemmia, nel doppio del tempo”, afferma l’esperto Orazio Franchi.
“Non potrei mai rinunciare a questo rituale che quest’anno la nostra azienda porta avanti per la 102esima volta -racconta Vittorino Bragato titolare dell’azienda agricola Vigne del Bosco Olmè- certo è che con le temperature elevate di questo periodo- dobbiamo accelerate i ritmi per raccogliere quanto prima le uve, mantenendo i gradi di acidità sostenuti e quindi la qualità che caratterizza i nostri vini- precisa Bragato.
L’andamento dei prezzi è in leggera flessione e riflette l’andamento del mercato del vino che, pur essendo ancora florido, non raggiunge le performance di qualche anno fa.
Comunque, già nel corso della settimana scorsa vi è stato un discreto apprezzamento rispetto ai valori di riferimento espressi dieci giorni fa dalla commissione prezzi della CCIAA di Treviso.
“Il clima ci mette sempre a dura prova- afferma Tiziana Favaretto presidente di Coldiretti Venezia- ma l’esperienza, la dedizione e la professionalità dei nostri viticoltori consentono di raggiungere risultati di grande soddisfazione. Gli agricoltori stanno procedendo con la loro attività a cielo aperto, tuttavia, come detto, gli auspici sono buoni per ottenere vini di autentica qualità mantenendo alto anche nel veneziano per sua parte, con 10.500 ettari dedicati, il ruolo del Veneto come la regione top, che dalla terza decade di agosto rinnova il rito della vendemmia per confermare i quasi 15 milioni di quintali di uva di grande qualità”.