13 Marzo 2024
PREZZI: COLDIRETTI, SPECULAZIONI SU GRANO TURCO E RUSSO AFFONDANO 200MILA AGRICOLTORI

 

Serve sostegno alla produzione nazionale con almeno 30 milioni

per Fondo contratti di filiera grano

13 marzo 2024 - Le speculazioni in corso sul prezzo del grano mettono a rischio la sopravvivenza di duecentomila aziende agricole e, con esse, la sovranità alimentare del Paese, aggravando la dipendenza dall’estero. A lanciare l’allarme è la Coldiretti con le importazioni di prodotto dalla Turchia e dalla Russia che stanno mettendo in ginocchio i produttori dello Stivale, dove le quotazioni sono scese ampiamente al di sotto dei costi di produzione.

L’effetto rimbalza anche in Veneto e nel Veneziano particolarmente vocato alla coltivazione di frumento con 96mila ettari con un segnale di crescita positiva anche per il grano duro (+33,9%) a cui gli agricoltori dedicano 19.400 ettari della superficie regionale.

“Stiamo importando massicciamente dall’estero, troppo e a prezzi che rischiano di mettere fuori gioco le nostre imprese – spiega Carlo Salvan presidente regionale di Coldiretti - Arriva grano turco e russo, parliamo di un 1.100 per cento in più rispetto al passato, i trasformatori acquistano quel prodotto trascurando il nostro, ma senza vantaggi per i consumatori”.

Un vero e proprio fiume di prodotto che, aggiunto a quello di grano canadese arrivato a superare il miliardo di chili, ha impattato sui prezzi del grano nazionale, praticamente in caduta libera.

“Nel veneziano dove ci sono oltre diecimila ettari coltivati a grando tenero, preoccupano molto i costi di produzione – afferma  Tiziana Favaretto presidente di Coldiretti Venezia – in primis  gasolio e fertilizzanti e le marginalità sono quelle che sono, senza contare il fattore meteo che nelle ultime stagioni ha inciso pesantemente sulla campagna cerealicola: i cambiamenti climatici compromettono la produzione agricole e il  colpo di grazia lo dà la competitività sul mercato”.

“Occorre un impegno immediato per sostenere le aziende agricole italiane, portando a 30 milioni di euro la dotazione del Fondo nazionale per i contratti di filiera del grano –dichiara il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – lavorando per prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione, come prevede la legge di contrasto alle pratiche sleali”.

Dopo che nel 2023 sono arrivati quasi 900 milioni di chili di grano russo e turco, un’invasione mai registrata nella storia del nostro Paese, secondo l’analisi del Centro Studi Divulga, il Tmo, l’ente statale turco per i cereali, avrebbe bandito – sottolinea Coldiretti – una nuova gara internazionale per la vendita e l’esportazione di ulteriori 150 milioni di chili di prodotto, con il termine fissato all’11 marzo per la presentazione delle offerte.

Si tratta di valori che – rileva la Coldiretti – portano la coltivazione sotto i costi di produzione, rendendola di fatto antieconomica ed esponendo le aziende agricole al rischio crack, soprattutto nelle aree interne senza alternative produttive. Un abbandono dei terreni che pesa anche sull’assetto idrogeologico del Paese – conclude Coldiretti – aprendo al rischio di desertificazione.

 

 

IMPLEMENTAZIONE DI UN CENTRO SERVIZI PER UTENTI E IMPRESE DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA

Progetto n° 01/SSL/16/VE-03/SSL/21/VE CUP H79J21011180009 Titolo del Progetto: IMPLEMENTAZIONE DI UN CENTRO SERVIZI PER UTENTI E IMPRESE DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA

Campagna Amica

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Portale Coldiretti Veneto Formazione

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