15 Novembre 2023
PRODUZIONI SCARSE E IN ANTICIPO GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO.

 

Non c’è giornata in cui l’evidenza delle conseguenze del cambio climatico sia sotto gli occhi di tutti e per gli agricoltori è un vero problema. L’innalzamento delle temperature sta  determinando anche una variazione del cicli produttivi. Ce lo raccontano in particolare gli orticoltori che continuano in questi giorni di metà novembre a consegnare prodotti come l’insalatina da taglio che normalmente nella prima decade di ottobre non è più disponibile, piuttosto che le melanzane prodotto estivo per eccellenza. Di contro alcune varietà di cavoli erano già pronte tra settembre e ottobre in netto anticipo sul calendario, così vale anche per il radicchio tondo di Chioggia. Molto preoccupati i produttori dell’area clodiense per la scarsità di prodotto, si conferma un meno 40% di produzione rispetto agli anni scorsi “il radicchio si è rovinato a causa delle alte temperature, non si è completato correttamente il ciclo produttivo,” afferma Patrizio Garbin presidente di Coldiretti Chioggia, ma gli fanno eco molti produttori della zona costretti a raccogliere e consegnare anzitempo o lasciare direttamente in campo quando il radicchio è rovinato. Questo processo potrebbe giustificare la percentuale di + 6,15% di incremento dei conferimenti segnalata dall’Amministratore di Chioggia Ortomercato Giuseppe Boscolo Palo, anche se il dato è parziale in quanto solo una minoranza di agricoltori porta le sue produzioni a vendere al mercato di Brondolo, su 200 associati, una cinquantina.

A proposito di radicchi, anche il tardivo di treviso coltivato nella provincia di Venezia da circa una cinquantina di aziende in particolare nelle zone di Scorzè Martellago Mirano Santa Maria di Sala per un totale di circa 200 ettari- sta pagando lo scotto del cambiamento climatico con un caldo anomalo che si sta protraendo anche nel mese di novembre, infatti il radicchio viene raccolto dal campo ma nella fase di imbianchimento anzicchè crescere e imbianchire, marcisce.

“Dobbiamo prendere le misure di questo cambio climatico – afferma Tiziana Favaretto presidente di Coldiretti Venezia- se noi agricoltori vogliamo mantenere vitali le nostre aziende dobbiamo far fronte ad un nuovo modo di produrre e saperci riorganizzare nei tempi e nei modi di produrre”.

 

 

IMPLEMENTAZIONE DI UN CENTRO SERVIZI PER UTENTI E IMPRESE DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA

Progetto n° 01/SSL/16/VE-03/SSL/21/VE CUP H79J21011180009 Titolo del Progetto: IMPLEMENTAZIONE DI UN CENTRO SERVIZI PER UTENTI E IMPRESE DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA

Campagna Amica

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Portale Coldiretti Veneto Formazione

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