CORONAVIRUS. COLDIRETTI: NO A SPECULAZIONI COMMERCIALI
12 marzo 2020 “Approvvigionamenti alimentari sicuri e supermercati aperti” lo dice anche l’ultimo Dpcm. Nella provincia di Venezia la maggior parte dei mercati agricoli saranno attivi: confermati i mercati del Lunedi a Venezia Santa Marta, del Martedì mattina a Favaro Veneto, Dolo e Spinea, del Mercoledi a Chirignago, Cavallino Treporti e Vigonovo, del Giovedì a Mestre e Fiesso d’Artico, del Venerdi a Lido di Venezia e Mirano, del Sabato a Chioggia e Mira. Sospesi invece i mercati di Jesolo, Noventa di Piave, Portogruaro, San Stino di Livenza e San Donà di Piave. Il comune di Marcon ancora non ha dato riscontri in merito allo svolgimento del mercato. Nei mercati agricoli si troveranno solo prodotti alimentari: vengono infatti escluse per questo periodo le aziende florovivaistiche. Al mercato agricolo coperto di Mestre di via Palamidese 3-5 e in Bottega di Campagna Amica a Mestre in corso del Popolo 52/a le aziende si sono attrezzate per ricevere gli ordini della spesa via sms diminuendo quindi i tempi di permanenza in negozio.
“La preoccupazione in queste ore arriva però a causa di speculatori e furbetti che creano insicurezza come se ce ne fosse ancora bisogno”. E’ quanto afferma Coldiretti Veneto che dal suo osservatorio regionale registra speculazioni in atto sulla domanda di prodotti agroalimentari dopo la paralisi del turismo, i locali pubblici vuoti, la chiusura forzata delle mense scolastiche e le difficoltà per l’export. Uno dei comparti in sofferenza è il lattiero caseario già provato da una contrazione del fatturato a fronte di una domanda rigida e della sostituzione di quote di mercato. Fioccano sul territorio comunicazioni di caseifici e latterie che informano su possibili variazioni di prezzo a causa della serrata di ristoranti, bar, pizzerie e il blocco dell’intero sistema Horeca che non fa più ordini di formaggi in particolare quelli freschi a causa dell’emergenza sanitaria. Coldiretti ricorda che la questione interessa 3200 stalle venete, concentrate in particolar modo a Vicenza, Verona e Treviso, che producono 10milioni di quintali l’anno di latte destinato per il 65% a formaggi Dop.
“La situazione è già sufficientemente critica per tutta la filiera allargata: dai campi, agli scaffali fino alla ristorazione – spiega Coldiretti Veneto – il valore in bilico è di 44 miliardi e interessa l’alimentazione dell’intera popolazione veneta. Per questo l’appello è rivolto alla grande distribuzione commerciale perchè sostenga il consumo di prodotti italiani con la scelta di fornitori in grado di garantire la provenienza nazionale di alimenti e bevande”. “Ognuno faccia la sua parte – esorta Coldiretti - trasformatori, distributori e consumatori scegliendo italiano possono sostenere l’economia, il lavoro e l’indotto”. La campagna di sensibilizzazione avviata da Coldiretti #MangiaItaliano condivisa da molti testimonials invita a privilegiare l’acquisto di mozzarelle con il latte italiano al posto di quelle ottenute da cagliate straniere, salumi ottenuti con la carne dei nostri allevamenti, frutta e verdura nazionale ed extravergine Made in Italy al 100%.
