17 Settembre 2019
EMERGENZA CIMICI. SERVE UN PIANO STRAORDINARIO

EMERGENZA CIMICI. SERVE UN PIANO STRAORDINARIO

Mestre 17 Settembre 2019 - Si attendono in queste ore le prime delibere da parte delle amministrazioni comunali della nostra provincia che su proposta di Coldiretti stanno approvando il documento di sostegno alle azioni di contrasto alla diffusione della cimice in Veneto. E intanto anche la Regione stamani ha convocato un Tavolo Verde in merito all’emergenza cimice asiatica – bene, dunque, che la Regione Veneto si esponga nei confronti del Governo nazionale e dell’Unione Europea chiedendo la stessa attenzione riservata per l’emergenza Xilella” ha commentato il presidente di Coldiretti Veneto Daniele Salvagno presente all’incontro. Del resto la diffusione della cimice asiatica, ricorda la delibera “sta compromettendo in modo significativo la redditività delle aziende frutticole, esponendole a rischi anche di natura finanziaria rendendo necessario il varo di un programma nazionale e regionale di contrasto”. Coldiretti chiede dunque misure urgenti e di impatto per far fronte all’emergenza. A partire dal riconoscimento dello stato di calamità in tutto il Veneto, in modo che le aziende possano aver accesso immediato a sgravi fiscali e contributivi, ma anche la sospensione dei mutui. Del resto se non c’è reddito non ci sono nemmeno i soldi per pagare i debiti, gli interessi e le tasse. La cimice ha l’impatto di una calamità naturale, questo è appurato. Nel veneziano sono circa 150 gli ettari di produzioni  gravemente rovinati, ci sono realtà con frutteto che sono arrivati a perdere come è avvenuto ad un’azienda cavarzerana di 30 ettari, il 100% della produzione biologica di pere e mele. Anche i cereali risultano fortemente danneggiati dalla cimice asiatica. La situazione è complessa e preoccupante poichè le soluzioni adottate non hanno riscosso successo: dal ricorso agli agrofarmaci  all’impiego delle reti.
 “Contiamo nell’ attenzione dai sindaci veneziani e un riscontro alla nostra proposta– afferma Andrea Colla  presidente di Coldiretti Venezia – Purtroppo l’emergenza della cimice asiatica riguarda una superficie diffusa del territorio provinciale e la situazione è destinata ad aggravarsi rapidamente se non si interviene con efficacia. Al momento stimiamo una perdita di circa 5 milioni di euro nelle produzioni frutticole e cerealicole nella nostra provincia e almeno un centinaio in Veneto. Cifre destinate a crescere nei prossimi mesi se non si interviene con le prime misure. Accanto al grave danno per l’agricoltura la cimice asiatica, assai più mobile e resistente di quella nostrana, porterà un disagio sociale sempre maggiore, con l’arrivo dell’autunno e la migrazione dell’insetto dalla campagna alle abitazioni, alla ricerca di un riparo per l’inverno. I sindaci ne sono consapevoli e con questa adesione contiamo possano far sentire la loro voce alle istituzioni”.
E’ necessario che la Regione metta a punto con rapidità un bando per gli indennizzi ai frutticoltori, impegno che sembrerebbe Sempre nel breve periodo va potenziata la misura di aiuto per l’installazione delle reti anti insetto, incrementando le risorse disponibili. Intanto dovrà proseguire a ritmo sostenuto la ricerca per l’introduzione di specie aliene come la vespa samurai o l’anastatus bifasciatus, parassita autoctono della cimice.
La lotta biologica, però, richiede anni per il raggiungimento di un equilibrio tra le popolazioni. Ne consegue che le risposte emergenziali vadano sostituite nel tempo con l’attivazione di un fondo di solidarietà nazionale per le fitopatie per far fronte a questa nuova grave calamità.
Un primo passo è stato compiuto con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che introduce le norme necessarie a prevedere i criteri per l’immissione sul territorio di specie e di popolazioni non autoctone, misura fortemente sollecitata dalla Coldiretti ai tavoli istituzionali per l’introduzione della vespa samurai, antagonista della cimice. Ora attendiamo di passare alla pratica con il via libera del Ministero dell’Ambiente che, sentiti il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero della salute, deve emanare le linee guida per l’introduzione di questo nemico naturale della cimice asiatica.

IMPLEMENTAZIONE DI UN CENTRO SERVIZI PER UTENTI E IMPRESE DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA

Progetto n° 01/SSL/16/VE-03/SSL/21/VE CUP H79J21011180009 Titolo del Progetto: IMPLEMENTAZIONE DI UN CENTRO SERVIZI PER UTENTI E IMPRESE DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA

Campagna Amica

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Portale Coldiretti Veneto Formazione

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