OSCAR GREEN. SEI VENETI VINCONO IL PREMIO DI COLDIRETTI 'OSARE E' FUTURO'. COCCARDA TRICOLORE PER LA VENEZIANA FOUR FISH
26 luglio 2019 - Una platea di 300 giovani imprenditori agricoli arrivati da tutto il Veneto fino a Lazise ha applaudito ieri sera i sei finalisti della 13^ edizione dell'Oscar Green premio per l'innovazione in agricoltura promosso dagli under 30 di Coldiretti. Accolti dal Sindaco Luca Sebastiano, dal Presidente della Provincia Manuel Scalzotto, i cento candidati ufficiali con la coccarda tricolore e la scritta "osare e' futuro" hanno ricevuto un diploma di partecipazione e la simbolica stretta di mano da chi rappresenta un'azienda leader sul mercato internazionale come il gruppo Maschio Gaspardo Spa, anche sponsor, tra l'altro, della manifestazione.
La gondola realizzata dai maestri del vetro Vivarini di Murano, ormai emblema del concorso regionale è andata ai talenti rurali delle province di Rovigo, Venezia, Belluno e Verona che hanno gareggiato secondo le categorie previste: Campagna Amica, Creativita', Fare Rete, Impresa 4.Terra, Noi per il Sociale, Sostenibilita'.
La cerimonia e' stata anticipata da un talk show moderato da Luca Mantovani capo redattore de L'Arena che ha visto la testimonianza centrale di Sara Cardin campionessa mondiale di karate come espressione di disciplina e scelta di vita con stile Made in Italy. Insieme ad Alex Vantini vice delegato nazionale dei Giovani Impresa ha comunicato i tanti punti e le sfide in comune tra chi pratica sport agonistico e chi lavora la terra con la responsabilita' di fornire alimenti sani. Chiaro in questo senso l'intervento di Paolo Magaraggia referente dell'Ufficio Coldiretti a Bruxelles sulla petizione #stopciboanonimo che vede impegnate tutti i movimenti dell'Associazione nella raccolta di firme che sara' strategica per le decisioni europee sulla trasparenza dell'origine dei prodotti. 'Un messaggio che Coldiretti Veneto - ha sottolineato il presidente Daniele Salvagno - gira a tutti i politici affinche' si schierino dalla parte del buon senso'. Appello raccolto subito dall'Europarlamentare Rosanna Conte che ha mandato un video a supporto. Con un brindisi offerto dal Consorzio di tutela Chiaretto e Bardolino, alla presenza dell'Assessore all'Agricoltura Giuseppe Pan sono stati proclamati i vincitori della finale 2019.
Ad aggiudicarsi il premio per la CREATIVITA’ è Venezia - Il mercato del pesce on line di Luca Veronese e Luca Battagin due giovani chioggiotti amici da una vita che hanno deciso di scommettere in questa avventura imprenditoriale. Luca Veronese 28 anni ingegnere gestionale proveniente da una famiglia di pescatori e Luca Battagin, 25 anni figlio di ristoratori hanno pensato di unire le peculiarità facendo nascere Four Fish con l’obiettivo di vendere il pesce a miglia zero. Un pesce di qualità, fresco e selvatico, pescato nell’alto adriatico, (quasi) ogni giorno dai pescherecci della loro flotta di Chioggia città che vanta la più grande flotta peschereccia del Paese e, in volumi, il secondo Mercato ittico all’ingrosso in Italia (il primo è Milano).
“Vogliamo far conoscere e valorizzare i prodotti dei nostri mari tramite un servizio innovativo, usando uno strumento che siamo convinti essere il futuro: L’E-commerce.
Vogliamo dare la possibilità alle persone che abitano lontano dal mare di poter mangiare il nostro pesce, e poter formare i nostri clienti giorno dopo giorno, facendoli diventare dei veri esperti tramite una serie di video e articoli su curiosità, ricette ed ecologia” afferma entusiasta Luca Veronese. Alla premiazione di ieri a sostenere i Veneziani erano presenti Andrea Colla presidente di Coldiretti Venezia, il direttore Giovanni Pasquali, il vice direttore Ugo Mattia e il delegato provinciale dei Giovani Imprenditori Agricoli Veneziani Luca Bertaggia che si è complimentato per l’importante risultato raggiunto “ Siamo fieri di queste realtà emergenti veneziane- afferma Bertaggia - sono un esempio dell’agricoltura del domani e la testimonianza che anche nella nostra provincia c’è voglia di rinnovarsi puntando in attività sostenibili che valorizzano il nostro patrimonio agroalimentare. Così come nei prodotti di terra anche per quelli di mare è importante che il consumatore sia sempre informato sulla provenienza e le metodologie di coltivazione o pesca. La nostra battaglia è sempre quella della trasparenza e scelta consapevole sulla spesa del consumatore”.
Gli altri premi sono andati a: Rovigo - Il riso sartoriale di Elisa Moretto
Sui terreni salmastri del Delta del Po’, Elisa Moretto coltiva il riso che trasforma in farina, birra e prodotti da forno. Con le sue mani abili realizza confezioni così come le ha insegnato la nonna, con ago e filo aggiungendo materiale di riciclo o elementi naturali tipo conchiglie, scarti di spighe o di tessuto. Potente sintesi di tradizione e modernità in una eco - giovane ambasciatrice del Polesine.
FARE RETE Padova – La passione per la canapa di Laura Ciniltani
Una rete d’impresa fondata da tre neo imprenditori tutti stregati dalla versatilità di questa antica pianta riscoperta dalle nuove generazioni.
Laura gestisce la parte industriale del progetto per la valorizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica e calore da utilizzare nel suo agriturismo.
IMPRESA 4.TERRA Rovigo – Una app per monitorare le api di Silvia Bertazzo
Sarà merito dell’informatica o dell’amicizia che Silvia monitora on line le arnie della sua azienda grazie ad una app sul suo smartphone. Riduce i viaggi per inseguire le api nomadi e monitora gli insetti anche lontano da casa riducendo i costi in termini economici e di tempo.
NOI PER IL SOCIALE Belluno – Working4work di Nicoletta Bortolin, la rete territoriale dei giovani a sostegno dei diversamente abili
Nicoletta nel feltrino mette insieme associazioni, fattorie, scuole e il servizio sanitario per occupare i portatori della sindrome di Down. I rapporti umani, l’ambito rurale e la collaborazione tra enti ed istituzione per mettere una valle intera a servizio degli altri.
SOSTENIBILITA’ Verona – L’alchimia nell’allevamento di Sigrid Buttignol
I reflui dei suinetti dell’azienda agricola Fellini Giorgio e Stefano vengono trasformati in acqua per irrigare grazie all’impianto di fitodepurazione rafforzato da microorganismi in grado di purificare quasi il 100% dei liquami zootecnici dell’allevamento. Per aiutare l’ambiente non serve una bacchetta magica ma anni di studio e ricerche scientifiche e soprattutto una giovane coscienza green.
